Vincenzo Santarcangelo (Artribune, Corriere della sera)
Oggetti, eventi, suoni. Per una estetica della performance – Venerdì 13 ottobre, presso Rocket Radio alle ore 18:30
Che succede se si considera la performance artistica non più quella tradizionale serie di eventi statici, modulari e idealmente scomponibili oggetto d’indagine dell’estetica tradizionale, ma un insieme dinamico e perennemente cangiante di “audio-visual objects” (Michael Kubovy) o di “strange tools” (Alva Noë) che alterano la percezione del pubblico come quella del performer? È utile servirsi di strumenti concettuali presi a prestito dalla psicologia cognitiva e dall’enattivismo per meglio comprendere e caratterizzare l’esperienza estetica veicolata dalle performance degli ultimi anni? Parlare di embodied mind e di liuteria digitale può aiutare a limitare lo straniamento generato da alcune di esse, o non fa che complicare le cose?
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Il talk di Vincenzo Santarcangelo verterà su queste e su molte altre domande, cercando di porle – ed eventualmente di rispondervi – con una strategia ben precisa: partire dal semplice (che cos’è un oggetto? in cosa si differisce da un evento? quali oggetti ed eventi compongono la nostra esperienza estetica?) per arrivare al complesso (cos’è l’esperienza estetica? cosa facciamo esattamente quando assistiamo a una performance? e il performer? in che modo le due esperienze influiscono l’una sull’altra?) ma solo a patto di ritornare, in conclusione, al semplice.
Simone Frangi (curatore di Live Works - Performance Act Award)
Il talk prende in esame una selezione di pratiche performative presentate nel corso della quinta edizione di Live Works (Centrale Fies, 2017). Ricostruendo la ricerca di Alok Vaid-Menon (IN/US), Claudia Pagès Rabal (ES), Lisa Vereertbrugghen (BE), Madison Bycroft (AUS), Mercedes Azpilicueta (AR) e Rodrigo Sobarzo de Larraechea (CL), analizzeremo diverse strategie di presenza o latenza corporea nella performance. Ricostruiremo inoltre il contesto discorsivo che queste pratiche alimentano, mettendo a fuoco la relazione tra uso live del corpo (o della sua sottrazione) e normatività sociale, attivismo post-identitario, prospettive post-umane e riflessioni accelerazioniste.
Roberto Fazio
Human-Machine Interface in Arts – Sabato 14 ottobre, presso Rocket Radio alle ore 18:30
Interazione uomo macchina, Computer Vision, e Intelligenza Artificiale sono i paradigmi principali quando si parla di tecnologia oggi. Sistemi complessi interattivi che prendono vita e forma in un nuovi contesti come arte, design e live performance dove l’espressività è dettata da algoritmi processati con una poetica condivisa tra uomo e macchina.
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Roberto Fazio è artista multimediale, creative coder e insegnante.
Ha realizzato numerose installazioni interattive per eventi culturali e istituzioni internazionali. Basato a Firenze, lo Studio RF crea soluzioni di comunicazione digitale anti-convenzionali per clienti come Nike, Ralph Lauren, BMW, Heineken, Asus, Hugo Boss & McLaren, Ferretti Yacht, Bridgestone, Bacardi, Ferrari, Triennale di Milano. Insegna e ha insegnato Interaction e Multimedia Design, Generative Design, Creative Coding presso IED Firenze, SACI, IUAV Università di Venezia, e Universidad Autonoma de Occidente Cali, in Colombia. Sempre dedito e appassionato allo studio e all’aggiornamento sui temi della tecnologia, organizza e tiene workshop e talks su temi legati all’ Interaction e generative design.
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Soundwall presenta: Trevor Jackson dialoga con Damir Ivic
Sabato 14 ottobre, presso Rocket Radio alle ore 19:30
Damir Ivic giornalista di Soundwall e referente per l’Italia di RedBull Music Academy – intervista Trevor Jackson, artista visivo e produttore audio attivo da oltre 20 anni. Designer, direttore artistico, video-maker ha esposto tra l’altro all’ICA, come al Baltic, al Guggenheim e al Barbican, oltre ad aver lavorato per BMW, Coca-Cola, Nike, Stone Island e molti altri.